Dovrà imparare a riconoscerli tra molte specie viventi, apprendere il loro linguaggio fatto di parole (lui che per comunicare grida, piange, ride e colpisce), dovrà imparare mille regole scritte e altrettante regole non dette ma che organizzano questo strano mondo (lui che conosce la sola regola del volere tutto e subito).
Dovrà muoversi tra mille pericoli e fare i conti con le sue paure, dovrà imparare ad essere scaltro e accondiscendente per non sentirsi minacciato, dovrà essere attento, affidabile, responsabile, puntuale, rispettoso… e tanto altro ancora.
I bambini, per imparare a fare tutto questo, hanno bisogno di tempo, pazienza, affetto, sostegno e fiducia. Devono poter sbagliare e avere accanto chi li aiuterà a provare e riprovare finché sarà necessario.
A volte gli adulti dimenticano che i bambini sono marziani, non ricordano più che loro stessi sono stati marziani e si aspettano da subito ragionamenti e comportamenti che richiedono tempo e pazienza per essere appresi.
All’inizio non è così difficile per un genitore, si tratta di trovare i ritmi giusti per i pasti, capire quando il bambino ha sonno, lavarlo e cambiarlo quando è sporco. Il grande impegno è poi ricambiato da quella creaturina così desiderosa di interagire, curiosa e intraprendente. Ogni giorno c’è una nuova conquista e ogni conquista è motivo di vanto per mamma e papà.
Ma quando il bambino inizia a muovere i primi passi…iniziano i guai e per mamma e papà le cose si complicano notevolmente. E allora ci vuole una guida, poche semplici regole che aiutano la convivenza.
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