E tu che intelligenza sei?

“Avere una grande cultura non significa essere intelligente.”
ERACLITO

Immagine intelligenze multiple

 

Howard Gardner, professore presso la Harvard University nel Massachusetts, afferma che i tradizionali test d’intelligenza, normalmente utilizzati per la diagnosi in ambito clinico, sono privi di fondamenta. Questi strumenti misurano il Quoziente d’intelligenza (Q.I) come fattore unitario, risultato di una serie di abilità quali: analizzare stimoli visivi, ragionamento verbale e formazione dei concetti, memoria, pensiero astratto, velocita di elaborazione dei dati, conoscenza lessicale, l’attenzione.

Le numerose ricerche e sperimentazioni, condotte ormai da decenni, dimostrano invece che esistono diverse forme di intelligenza, ognuna indipendente dalle altre. Ognuno di noi, in quanto essere umano, possiede queste intelligenze, ma potrà eccellere in due tre.  La persona intelligente quindi non competenze diffuse, ma competenze specifiche.

Quali sono queste intelligenze? Eccone un rapido elenco.

Intelligenza linguistica

E’ la capacità di usare il linguaggio con flessibilità e padronanza, riuscendo a comunicare efficacemente pensieri ed emozioni in forma adeguata al contesto. La possiedono scrittori poeti, linguisti e oratori.

Intelligenza logico-matematica

Coinvolge l’emisfero sinistro che elabora i simboli matematici e il destro che elabora i concetti. Per queste persone la rappresentazione della realtà è fatta di rapporti, proporzioni, quantità, ragionamenti deduttivi, schematizzazioni e catene logiche. La possiedono scienziati e ingegneri.

Intelligenza Corporea-Cinestetica

Coinvolge le aree del cervelletto, del talamo e altro ancora. Permette una padronanza del corpo straordinaria e il pieno controllo dei movimenti. La troviamo nei ballerini, negli sportivi, negli artigiani.

Intelligenza Spaziale

E’ la capacità di percepire forme e oggetti nello spazio. Chi la possiede ha memoria per i dettagli ambientali, si orienta nello spazio anche in condizioni difficili. La possiedono scultori, pittori, architetti e ingegneri, chirurghi ed esploratori.

Intelligenza Musicale

E’ generalmente localizzata nell’emisfero destro del cervello. E’ la capacità di riconoscere l’altezza dei suoni e le costruzioni armoniche. Chi la possiede ha uno spiccato talento per l’uso di uno o più strumenti musicali o per la modulazione della voce. La possiedono prevalentemente i compositori, i musicisti e i cantanti.

Intelligenza Interpersonale

Coinvolge tutto il cervello, ma i lobi frontali in particolare. Riguarda la capacità di comprende gli altri, le loro esigenze, le loro paure, i desideri nascosti e grazie ad essa chi la possiede crea situazioni sociali favorevoli. È presente in leader politici, imprenditori, psicologi, insegnanti.

Intelligenza Intrapersonale

Riguarda la capacità di comprendere se stesso nel profondo, i propri desideri, bisogni, pensieri. Chi la possiede sa inserirsi efficacemente nei contesti sociali che favoriscono la propria realizzazione, sa immedesimarsi  in ruoli e sentimenti diversi dai propri. E’ particolarmente evidente negli attori.

Intelligenza Naturale

Consiste nel saper individuare determinati oggetti naturali, classificarli in un ordine preciso e cogliere le relazioni tra di essi. E’ l’intelligenza tipica di biologi, astronomi, antropologi, medici.

Intelligenza Esistenziale

E’ la capacità di riflettere consapevolmente sui grandi temi dell’esistenza, come la natura e l’uomo e di ricavarne categorie concettuali che possano essere universalmente valide. E’ tipica di filosofi, psicologi e fisici.

Gardner sostiene che L’intelligenza è la capacità di comprendere il mondo in cui viviamo e di risolvere i problemi ambientali, sociali e culturali che ci vengono posti in ogni momento della nostra esistenza. Per fare questo Gardner focalizza l’attenzione su questi aspetti:

  1. Nel mondo occidentale si è a lungo ritenuto, e molti lo pensano ancora, che la comprensione e la risoluzione di problemi avviene grazie alle competenze logico matematiche e linguistiche. Oggi sappiamo che esistono molte altre intelligenze che ci permettono di conoscere e stare al mondo.
  2. Nessuno può pretendere di imparare tutto quello che si può imparare. Gli uomini del rinascimento pensavano di poter fare questo, ma nella complessità del mondo di oggi, ciò è impossibile. Dobbiamo quindi scegliere cosa imparare.
  3. La scuola efficace deve essere centrata sull’individuo, in grado di valutare in modo ampio e approfondito le capacità e le inclinazioni personali e, dopo i primi anni di scuola primaria, dovrebbe aiutare ogni studente a trovare un percorso formativo congeniale alle sue caratteristiche e coerente con le varie possibilità di vita e di lavoro disponibili nel contesto culturale.

Una visione molto interessante e molto lontana dal nostro modello scolastico. La nostra scuola omologa e definisce bravi i ragazzi capaci in tutte le discipline, la scuola del futuro dovrebbe invece diversificare e incoraggiare ogni studente ad essere competente in ciò che meglio gli riesce.

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