Gli schemi mentali che non ci permettono di vivere pienamente

Prima di venire da te pensavo: perché le persone dicono e fanno cose che “non stanno né in cielo né in terra”? Con la psicoterapia ho imparato ad ascoltarmi e ad ascoltare, a non giudicare. Improvvisamente tutto mi è sembrato possibile e naturale, anche gli squali che volano. (Caterina 38 anni)
squali che volano

Cosa significa pensare agli squali che volano? Significa pensare a qualcosa di assurdo, impossibile, insensato, da non prendere neanche in considerazione.

Normalmente, nel corso della nostra vita, facciamo proprio questo: scegliamo quello che è possibile e reale, scartiamo invece tutto ciò che non ha senso o che non rientra nel nostro modo di vedere. Ci costruiamo cosi un mondo sicuro, fatto di certezze, con pochi rischi, prevedibile. È un’ottima strategia vitale, una semplificazione. Ogni volta che ci troviamo di fronte a una situazione muova, la classifichiamo in base ai nostri schemi così da sapere esattamente come comportarci. E poi agiamo in automatico, senza troppi ragionamenti.

Riflettiamo però su questo: in quale momento della nostra esistenza abbiamo stabilito i nostri limiti? Quando abbiamo tracciato i nostri confini oltre i quali abbiamo deciso di non andare?

Sembrerà strano, ma le decisioni più importanti della nostra vita le prendiamo prestissimo, tra i cinque e sette  anni. Parlate con i bambini di questa età e scoprirete che hanno idee precise su se stessi, gli altri, il mondo. Non dubitano, hanno certezze. E sono anche molto competenti perché le loro convinzioni le hanno costruite in base alle loro esperienze quotidiane.

Ogni bambino, sin dalla nascita, ha bisogno di amore incondizionato. Che cosa significa? Sentirsi  amato per il semplice fatto di esistere, sentirsi riconosciuto nei bisogni fondamentali, sentirsi incoraggiato, sostenuto. Il bambino ha bisogno di sperimentare un ambiente accogliente e sano, capace di soddisfare le sue necessità  fisiche e psicologiche. Se un bambino impara a credere in sé stesso e negli altri, già a tre anni si affaccerà al mondo con curiosità e voglia di esplorare, fiducioso di farcela, capace di mettersi in gioco ed esplorare muovi mondi. Questo bambino non si darà limiti mentali, ma accetterà i limiti oggettivi senza sentirli come un fallimento, oserà, rischierà e sarà vincente.

Se però il bambino non sente affetto e amore, se gli adulti lo criticano, lo svalutano, lo sminuiscono, se l’ambiente intorno a lui è malsano, allora percepirà se stesso come incapace e il mondo come ostile. Si costruirà barriere, protezioni, e sentirà di non farcela. È la protezione di cui ha bisogno per sopravvivere e ci si abituerà talmente tanto da non poterne fare più  a meno. Una volta cresciuto continuerà a utilizzare esattamente gli stessi  schemi e avrà l’impressione  di trovare, nelle nuove esperienze, prove che ne confermano la necessità.

La psicoterapia aiuta il bambino che è in noi a ritrovare i suoi sogni e i suoi desideri, a credere nelle sue possibilità, a recuperare la speranza e la voglia di esplorare il mondo. Lo autorizza a liberarsi da tutte le gabbie mentali e a prendere il volo, solcando cieli nuovi da cui la realtà può essere vista da infiniti punti di vista. Alcuni dei nostri schemi, infatti, necessari a quel piccolo bambino in un mondo ostile o poco attento ai suoi bisogni, ora non servono più e possiamo liberarcene definitivamente.

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