Resilienza: che cosa ci salverà?

“Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un’esistenza felice, la più grande è l’amicizia.” (Epicuro)

 

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Nel 323 a. C. muore Alessandro Magno lasciando un grande impero che nel giro di poco si frantumerà in vari regni, frutto della spartizione tra i suoi generali. Ascesa straordinaria e veloce di un impero che porterà cambiamenti profondi nel mondo occidentale, destinati a durare nel tempo.

Il cambiamento più importante è il venir meno del senso di sicurezza che caratterizzava le persone dell’epoca. Fino a pochi anni prima, infatti, i cittadini delle città stato partecipavano alla vita politica e sentivano di contribuire attivamente al miglioramento e allo sviluppo.  L’impero di Alessandro però ha spazzato via qualunque forma di democrazia.  I valori e le certezze su cui si era fondata la polis greca svaniscono e l’umanità si trova smarrita e impotente, priva di strumenti per intervenire sulla realtà. E così anche il pensiero non è più orientato a comprendere e intervenire nella realtà, ma si ripiega in se stesso e la filosofia diventa cura dell’anima, nel tentativo di guarire e lenire le pene degli esseri umani, costretti a far fronte alle avversità della vita.

Adesso, come allora, viviamo un periodo d’ incertezze, sfiducia, mancanza di prospettive.  Ci sentiamo impotenti, in un mondo dominato da logiche troppo distanti da noi per pensare di poter intervenire.  E’ un periodo in cui l’unica cosa che possiamo fare è resistere. Qualcuno dice che dobbiamo essere resilienti. Che cos’è la resilienza? E’ la capacità di far fronte a eventi traumatici, riorganizzando la propria vita dinanzi alle difficoltà, senza perdere la nostra identità.

Questo è quello che forse dobbiamo fare: resistere e ricostruire giorno dopo giorno un nuovo modo di stare al mondo. Quando sembra inutile cercare certezze negli ideali, in un impegno sociale attivo, nell’affermazione di sé, possiamo rivolgere l’attenzione alle piccole cose e a una quotidianità da riscoprire.

Che cosa ci salverà?

La riscoperta di una quotidianità dimenticata, le piccole cose, la semplicità della vita, i piccoli gesti, l’attenzione per l’altro e per noi stessi, le relazioni, gli affetti, l’amore, il riappropriarsi della propria vita, nonostante tutto.

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