Non smettere mai di credere in te stesso

La vita a volte ci mette di fronte a prove dure e insopportabili. In quei momenti sembra quasi impossibile solo pensare di potercela fare. A chi non è capitato di provare una cosa del genere, magari solo per qualche istante della propria esistenza? Per quanti invece questa è la vita? L’unica possibile che è data loro di vivere? E tra i due estremi, tutte le infinite possibilità.

È proprio in quei momenti che viene fuori una potenza incredibile, un’energia inattesa che ci permette di aggrapparci con tutte le nostre forze alla vita e sentire, nonostante tutto, la speranza. In alcuni momenti e per alcuni è solo sopravvivenza, per altri è scoperta e invenzione.

Spesso è qui che nasce l’arte, nelle sue forme più intense ed esasperate.

Che cosa ci salva? Una passione, un’inguaribile passione e il volerla perseguire a tutti i costi. È assolutamente sorprendete vedere come la nostra determinazione può superare qualunque ostacolo: le vere barriere sono quelle mentali.

Avere una passione significa, in qualche modo, sentire di potercela fare. A volte è un’energia dirompente, forse più spesso è una fiammella labile, quasi impercettibile…ma c’è sicuramente, è dentro di noi, magari nascosta.

Credo sia la nostra missione, il senso della nostra esistenza, cercare con tenacia questa fiammella e alimentarla …nonostante tutto e tutti. Sì, perché a volte siamo soli e chi ci avvicina non ci riconosce e non vede il bello che c’è in noi. È proprio lì che non dobbiamo mollare, non dobbiamo pensare di “non essere abbastanza”.

Alda Merini

Ma nel nostro cammino incontriamo persone – e questo accade forse più spesso di quanto si possa immaginare- che credono in noi, che vedono la fiammella e ci aiutano a ravvivarla. Sono incontri speciali, che cambiano la vita senza che ce ne rendiamo conto…a volte sono incontri imprevisti e avvenuti per caso. Incontri di un attimo, incontri che durano una vita.

Psicoterapia

Anche la psicoterapia può essere uno di questi incontri. Due persone che si trovano a condividere un percorso, si fidano l’uno dell’altro e decidono di camminare insieme. Può essere un percorso difficile perché a volte il paziente non riesce neanche più a vedere la fiammella che è in sé, ma il percorso va avanti perché ha a fianco una persona che non gli permette di “credere di non essere abbastanza”. Può essere un percorso doloroso perché capita anche al terapeuta di sentire di “non essere abbastanza”. Ma la fiducia che l’altro gli dà lo costringe, giorno dopo giorno, a non mollare e a cercare sempre e comunque nuove strade da percorrere.

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